COME RAGGIUNGERE IL RIFUGIO

Quota di partenza m. 1093 (Molè) – m. 1150 (Case Agostino)
Quota di arrivo Rifugio m. 1986
Dislivello complessivo m. 893 da Molè – m. 836 da case Agostino

Difficoltà: E

Da Giaveno si percorre la strada verso Coazze per 3 km; al bivio si prosegue lungo il fondovalle, toccando le borgate Sangonetto e Forno di Coazze.

Esistono principalmente due itinerari di salita al rifugio.

Il primo inizia dal bivio per la Borgata Molè, poco oltre l’imponente complesso del santuario di Nostra Signora di Lourdes a Forno di Coazze, dove si lascia l’auto. Saliti in borgata, dalla Chiesa di S. Antonio si imbocca il sentiero sulla sinistra, indicato con il segnavia n. 415. Dopo aver attraversato un bosco di betulle e faggi si raggiunge la dorsale morenica e si prosegue per cresta alla sinistra orografica del rio della Balma, fino a ricongiungersi con il sentiero che proviene da Prese Agostino.

 

 

 

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Il secondo itinerario consente di abbreviare il percorso partendo un centinaio di metri più a monte. Si prosegue ancora in auto oltre il Santuario e il campeggio “I Pianas” per alcuni tornanti, si supera il bivio sulla sinistra per il colle della Roussa e gli alpeggi del Sellery (Palazzina Sertorio, Rifugio Fontana Mura) e, poco dopo, in prossimità di alcune baite (Prese Agostino) e di una bacheca, si lascia l’auto.

Si consiglia di parcheggiare prima della sbarra che dà accesso alle sciovie di Pianeiretto, che viene chiusa dopo le ore 18.00.

Il sentiero sale nel boschetto di betulle fino a raggiungere in pochi minuti la destra orografica del Rio della Balma. Arrivati a questo punto si presentano due possibilità; o si attraversa il torrente tramite il “ponte tibetano” e ci si inoltra salendo nel bosco sino ad incontrare il percorso che arriva dal Molé; oppure non si attraversa il torrente e si continua il cammino sul sentiero indicato come “sentiero partigiano” o “sentiero militare”, attraversando poi più a monte il rio, una volta usciti dalla vegetazione arborea.

Una volta che i due sentieri si ricongiungono, si continua sempre in sinistra orografica in prossimità del torrente, arrivando ad una prima fontana; il sentiero ora sale a svolte fino a quota 1650, dove riprende l’andamento in diagonale fra le ultime betulle e aggira un costone da cui appare il tratto successivo della valle.

Il sentiero alterna tratti in diagonale e brevi tornanti, attraversando alcune pietraie, poi fa un’ultima serie di brevi zig-zag prima del costone da cui appare il rifugio. Dopo alcune centinaia di metri si incontra una seconda fontana, la “Funtena du Roc”, e si prosegue sino a giungere ad un piacevole tratto in mezza costa che porta così al Rifugio Balma.

 

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